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  • Immagine del redattoreAlessandro Borgonovo

"Vax race" (11/07/2020)

Caro Lettore, ed ecco pronto un nuovo aggiornamento fresco fresco. Questa volta parliamo di vaccini. Eh, si, perché oltre ai soliti “nuovi focolai” ed al probabile prolungamento dello stato di emergenza fino al 31/12/2020, in questi giorni le notizie che tengono testa sono quelle che riguardano i vaccini.

O per meglio dire, la “vax race” cioè la gara fra i vaccini, sfruttando l’ormai consolidato vecchio adagio “chi prima arriva meglio alloggia” (sia dal punto di vista politico che economico).

Pare che ci siano in atto nel mondo oltre circa 190 studi per la ricerca di un vaccino: ma pare anche che soli 16 siano entrati nella fase clinica necessaria prima della distribuzione.

Ma andiamo con ordine. La Russia che aveva iniziato i primi giorni di giugno il test tramite la somministrazione a due gruppi diversi (50 militari ed alcuni civili) pare stia dando grandi soddisfazioni: come avevo già accennato anche la Cina ha approvato (in tempi stranamente brevissimi) la sperimentazione del suo Ad5-nCov che (sempre tramite i militari) durerà un anno. La stessa azienda produttrice (CanSino Bio) però fa sapere che non sa se sarà commerciabile in futuro…. Mah…Faccio gentilmente notare che già a maggio si era conclusa la fase 1 di test, il che vuol dire che a occhio lo avevano pronto almeno da un paio di mesi(!). Anzi, a dirla tutta, la Cina ha pronto anche un altro vaccino, chiamato ArCov, già in test sempre con il supporto del Ministero della Difesa.

Le ultime voci di laboratorio però, dicono che il vaccino della CanSino stia avendo qualche problema causato da una produzione anomala di anticorpi.

A sorpresa, almeno per me, arriva anche dal Belgio la notizia di un vaccino sviluppato dalla Università di Lovanio chiamato RegaVax, ma la fase clinica inizierà solo a fine 2020. Anche la Germania sta testando un farmaco prodotto dalla CureVac, già in test su un gruppo di 50 persone da metà giugno.

Per quanto riguarda casa nostra invece, la Advent Srl di Pomezia in collaborazione con una ditta inglese (Jenner Institute) ha dato il via alla fase clinica in Brasile, Inghilterra e Sud Africa. Sempre restando nel bel paese, pare che Johnson & Johnson stia realizzando in Italia un altro prodotto vaccinale.

Ovviamente anche gli USA “corrono” per il vaccino: l’azienda Novavax è stata ammessa la programma denominato “Warp Speed” (Star Trek docet) per velocizzare la realizzazione di un vaccino.

Anche l’India ha affermato che presenterà sulla scena mondiale (il 15 Agosto) il suo vaccino: così il Brasile addirittura se non ho letto male il 20 Luglio prossimo. Sarà vero?

Ma soprattutto sarà efficace? A questo punto mi chiedo (non essendo io un virologo, un biologo molecolare o chissà cos’altro) ma, un vaccino sviluppato in così poco tempo, può essere realmente efficace? Ma soprattutto, siamo sicuri che siano stati presi in considerazione tutti i possibili effetti collaterali? Io me lo auguro….

Mascherina check! Come si usa dire ultimamente su alcuni social: allora in giro non ho notato nuove mode: dopo la mascherina “alla Baresi”, la si vede spesso anche portata al polso, stile bouquet o corsage.

Per concludere Caro Lettore, ti faccio notare che stranamente oggi il mio “lato complottista” non è ancora emerso: in realtà non ho trovato nuove teorie da commentare, forse perché ormai credo quasi di più alla Fatina Buona rispetto a quanto si legge in giro.


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